Biografie, storia, tradizioni

Ora torniamo indietro di un bel po' di secoli. Parliamo di Medioevo nella nostra storia locale. Si tratta di un tempo del quale non abbiamo molta documentazione disponibile. E quella che c'è, duole dirlo, è accessibile a quei pochi che conoscono il latino o la paleografia.

C'era una volta, tanto tempo fa, un evento che richiamava gente da ogni dove, organizzato in un piccolo paesino immerso nella campagna in occasione della festa del patrono. Era la Fiera dei bestiami di Argelato, che si teneva il 29 settembre, in concomitanza coi festeggiamenti per San Michele Arcangelo.

Lo abbiamo visto con la più recente eclissi avvenuta qualche giorno fa: questo fenomeno astronomico affascina da sempre l'uomo, sia dal punto di vista scientifico che da quello artistico. Da un documento reperito qualche giorno fa, ho scoperto che una delle eclissi solari di maggior rilievo si compì l'8 luglio 1842 ed interessò quasi tutto il Nord-Italia, in particolare la città di Venezia.

La storia del legame intercorso tra la dinastia dei Pizzardi e la bella Bentivoglio è, a mio avviso, una delle più interessanti ed enigmatiche che si possano apprendere. Vi sono numerose pubblicazioni che trattano questa famiglia dal punto di vista storico, ma poche aprono un varco più emotivo ed umano sulla figura, in particolare, del marchese Carlo Alberto Pizzardi, e soprattutto sul perché potrebbe aver fatto quello che fece.

Cammino lungo la Via Provinciale Poggio Renatico, in direzione San Giorgio di Piano, imbracciando la mia macchina fotografica. Non ho ancora finito di fare indagini ed osservazioni lungo questa strada, che a qualsiasi visitatore attento e non frettoloso potrebbe riservare non pochi motivi di interesse storico. Ad un certo punto, mi blocco poco dopo avere sorpassato un villino di colore rosa all'altezza del civico 18. Torno sui miei passi ed osservo lo stemma esposto sul pilastrino vicino al cancello, identico a quello che si trova appena sotto una delle finestre del piano superiore: su un fondo di colore blu, spicca un leone dal bel manto marrone che tiene tra le zampe due chiavi. Sotto, è riportato il cognome Monari.