Urbex e Luoghi Abbandonati

A chi transita al confine con il territorio di Maccaretolo, sulla via Galliera Nord, non sarà certamente sfuggita l'imponente figura di Palazzo Bolognetti. Questa interessante residenza rurale, che si trova al civico 2327, domina la campagna con la sua particolare architettura e la bella colorazione rossa dell'intonaco esterno.

Quando ero bambina, seguivo spesso mio padre come un'ombra quando andava a prendersi cura di qualche orto o giardino nei dintorni di Funo. In molti casi, ci recavamo alla Casa-Torre Colombari di Castel Maggiore. Questa casa colonica si trova in via Frabaccia 9, a poca distanza da via della Repubblica. Mio padre usava chiamarla "La Frabazza" e grazie a questo sono riuscita a scoprire alcuni particolari del territorio che la circonda.

Mi faccio largo fra erbaccia e sterpaglia fermandomi solo al cospetto del campanile della chiesa di Sant'Apollinare del Ronco. E' l'unico elemento del complesso resistito al passare del tempo, ma non si sa per quanto ancora rimarrà in piedi.

Tutto il resto, chiesa ed edifici accessori, è in rovina e nessuno si preoccupa più da tempo della sua storia e del suo destino.

Siamo nella campagna di San Matteo della Decima e dinanzi a noi c'è un lungo viale alberato di pioppi cipressini. Dobbiamo percorrerlo tutto per raggiungere Palazzo Fontana.

Ma al nostro arrivo ci siamo trovati dinanzi ad un cantiere abbandonato da tempo, considerando la fitta vegetazione che si sta facendo largo fra le impalcature.

"In un prato desolato, ove c'era sol gramigna, sorse come per incanto una fabbrica ferrigna". Così comincia la poesia che Fabio Golfera di Conselice (in arte Rafelgo) dedicò al giorno in cui si posò la prima pietra dello Zuccherificio di Molinella.

L'area in cui si trovava lo Zuccherificio di Molinella oggi è quasi deserta. Di questo colosso della lavorazione della barbabietola dalla storia lunghissima rimangono gli edifici della portineria, l'abitazione del direttore, la costruzione adibita a mensa e spogliatoio e l'altissima ciminiera che svetta quasi al centro dell'area dominando il territorio circostante.

Nell'osservare quanto rimasto, mi dico che gli elementi non sono moltissimi per comprendere la lunga storia che ha questo luogo.