"In un prato desolato, ove c'era sol gramigna, sorse come per incanto una fabbrica ferrigna". Così comincia la poesia che Fabio Golfera di Conselice (in arte Rafelgo) dedicò al giorno in cui si posò la prima pietra dello Zuccherificio di Molinella.
L'area in cui si trovava lo Zuccherificio di Molinella oggi è quasi deserta. Di questo colosso della lavorazione della barbabietola dalla storia lunghissima rimangono gli edifici della portineria, l'abitazione del direttore, la costruzione adibita a mensa e spogliatoio e l'altissima ciminiera che svetta quasi al centro dell'area dominando il territorio circostante.
Nell'osservare quanto rimasto, mi dico che gli elementi non sono moltissimi per comprendere la lunga storia che ha questo luogo.