Edifici Storici
La Chiesa di S. Maria di Venezzano a Mascarino: uno dei gioielli architettonici della nostra pianura
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- Scritto da Genziana Ricci
E' tarda notte in canonica. Alla sua scrivania, Don Branchini sta scrivendo alcuni appunti su un foglio. La luce di una candela che lentamente si consuma è l'unico indicatore del tempo che passa. Quest'uomo è un creativo ed un innovatore, mosso da una profonda fede.
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- Scritto da Genziana Ricci
Osservo a lungo, attraverso il cancello chiuso, la centrale dell'antico Acquedotto Renano di Calderara di Reno. L'area è parzialmente coperta dalla vegetazione che negli ultimi anni si sta gradualmente riprendendo quello che un tempo era suo.
Questo luogo e le sue funzioni sembrano ormai dimenticate. Gli anni che passano e le recenti demolizioni delle torri piezometriche presenti sul nostro territorio, poi, non fanno altro che spingere ancora di più nell'oblio la sua storia.
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- Scritto da Genziana Ricci
"Quando eravamo piccoli, costruimmo una zattera, fatta a regola d'arte. Poi ci imbarcammo sul fiume e lo percorremmo per un po'. Ma ad un certo punto ci arenammo sulla sponda. La nostra avventura di navigazione sul fiume finì presto, ma noi eravamo pieni di idee e di avventure ne vivemmo tante altre" mi ha detto Susanna Cantamessa Arpinati alla conclusione del nostro giro nella sua tenuta. Per Susanna questo luogo è molto importante ed ogni angolo è un ricordo, di bambina o di ragazza, qualcosa del quale avere cura e rispetto.
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- Scritto da Genziana Ricci
E' mattina presto e la campagna è silenziosa. Avanzo lentamente sulla lunga strada bianca che conduce alla tenuta, ammirando il grande frutteto alla mia destra. Palazzo Minelli non lo vedi subito: non si trova alla fine di un lungo viale alberato e non ti accoglie con ampi e curati giardini come nella maggior parte delle ville del suo tempo, ma proprio per questa struttura è particolarmente affascinante.
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- Scritto da Genziana Ricci
Le porte del vecchio mulino si aprono. E' dicembre e all'interno non è più caldo che fuori. Sulla destra c'è una scalinata che sale fino al quarto piano dell'edificio. Con lo sguardo seguo la curva dello scorrimano che si arrampica fin lassù e non posso che rimanere a bocca aperta. Il mulino di Bentivoglio ha una storia lunga, interessante ed a tratti anche travagliata.
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- Scritto da Genziana Ricci
Qualche buon osservatore la noterà percorrendo la Provinciale Poggio Renatico, arrivando a San Giorgio di Piano, all'altezza dell'incrocio per Bentivoglio. Di un bel colore rosa, forse costruita tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, questa palazzina si trova in via XX Settembre e sulle pareti esterne dei lati est e nord è possibile leggere una frase in latino: "BONA HABEBIT MEDICUS NEMO SI MALA HABUERIT", che significa "Il medico è contento quando i pazienti stanno bene".








