Il contado di Cento, in provincia di Ferrara, può riservare diverse sorprese, soprattutto a quanti si interessano alla storia, all'arte ed alla religione. Una di queste, è certamente l'Oratorio della Crocetta, situato all'incrocio tra la via Penzale e la via Sant'Orsano.

 

Oratorio della Crocetta di CentoSecondo la tradizione locale, l'oratorio sorge in un'area che era denominata "Tomba del Castaldo" o "Tomba del Castello", forse una motta in prossimità dell'antico corso del fiume Reno, e fu costruito probabilmente già dal XIV secolo in una forma molto semplice nel punto di incrocio tra due tracciati viari, posizionamento che potrebbe avere influenzato il toponimo del luogo.

 

Altare della Crocetta di CentoLe prime informazioni che abbiamo dell'oratorio vengono da fonti settecentesche: il sito divenne un punto di riferimento per la devozione locale nel 1371, quando l'area venne trasformata in lazzaretto di Cento durante un'epidemia di peste; un documento del 1390 pubblicato dallo storico Gian Francesco Erri parla invece della concessione di un'indulgenza a chi avesse contribuito all'ampliamento dell'Oratorio, il cui altare dedicato alla "SS.ma Croce, alla SS.ma Vergine Maria e a S. Antonio Abate" pareva già godere la fama di essere miracoloso.

Un altro documento del 1495 attesta come una tradizione consolidata probabilmente già da un secolo le processioni devozionali verso la Crocetta promosse dalla "Società dei devoti".

Non è attestato esattamente da quando, ma ad un certo punto l'oratorio divenne proprietà della Società della Santa Croce, confraternita laicale legata ai Domenicani fondata a Cento nel 1454, della quale sono documentate attività nell'oratorio, come iniziative solidaristiche e processioni, fino al 1798, anno della soppressione napoleonica.

Nell'Ottocento l'oratorio divenne proprietà di privati e le diverse visite pastorali ne testimoniarono l'abbandono. Agli inizi del Novecento venne messo in opera un parziale restauro sulla base del progetto dello scultore Marcello Mallarini, che venne attuato nel corso di un intervento molto pesante di cui sono ancora riconoscibili i segni.

Parte archeologica dell'Oratorio della Crocetta di CentoSi sarebbe dovuto attendere fino al 2003 perché fosse avviato il progetto di restauro scientifico promosso dall'Associazione Crocetta Onlus, che ha consentito di restituire al territorio un'importante testimonianza artistica e religiosa.

 

I restauri hanno permesso di condurre indagini archeologiche sulle origini dell'oratorio. Gli scavi hanno infatti riportato alla luce quattro basamenti quadrangolari in laterizio e resti di muratura, alcune migliaia di frammenti di affreschi, una sepoltura scavata nella nuda terra, frammenti minuti di maiolica arcaica ed alcune monete del XIV secolo.

Sepoltura ritrovata nell'Oratorio della Crocetta di CentoLe indagini hanno inoltre consentito il riconoscimento delle buche di palo utilizzate per l'erezione dei ponteggi utilizzati per le diverse fasi di costruzione dell'oratorio, di un dosso fluviale (che testimonia la presenza in zona di un paleoalveo) livellato artificialmente con un terrapieno per ottenere una superficie piana sulla quale costruire l'edificio.

L'oratorio originario si presentava un po' più piccolo dell'attuale, probabilmente ad aula unica e senza abside, oppure con l'abside preceduta da un muro divisorio.

 

Quanto agli affreschi, quelli visibili alle pareti risalgono al periodo tra il 1491 ed il 1503, ma i 12000 frammenti di intonaco affrescato ritrovati durante gli scavi, danno modo di pensare che il lavoro di decorazione parietale fosse iniziato ben prima e per ragioni certamente più rilevanti dell'estetica.

Santi nell'Oratorio della Crocetta di CentoI numerosi santi presenti accanto alle effigi della Madonna, si trovano qui a rappresentare le molteplici funzioni che l'oratorio ha assunto nel corso dei secoli ed a simboleggiare le diverse culture che da qui sono passate. Questo dato è molto importante per comprendere l'importanza ricoperta dall'oratorio quale punto di passaggio o di approdo di numerosi pellegrini, alcuni dei quali provenienti dall'area d'oltralpe.

Ma l'interessamento dei devoti a questo luogo non si fermò qui ed evidentemente essi vollero lasciare un segno del loro passaggio sia all'interno che all'esterno della costruzione: la rimozione degli strati di intonaco a diversi livelli presente all'interno dell'oratorio, ha rivelato diversi graffiti recanti invocazioni di grazia o disegni che fanno riferimento a stemmi, al Calvario, al pellegrinaggio e sulle pareti esterne vi sono numerose incisioni sui mattoni che recano nomi e date, in prevalenza settecentesche.

 

Oratorio della Crocetta di CentoAncora sull'esterno è giusto indugiare per notare simbologie sulle quali ancora oggi gli studiosi si interrogano. Per esempio, i simboli dell'Alfa e dell'Omega che affiancano la Croce radiante nella lunetta in marmo sopra l'ingresso in riferimento all'inizio ed alla fine del tempo, potrebbero alludere all'intenzione dei proprietari privati di attribuire una funzione commemorativa o funeraria alla cappella; ancora più difficile da decifrare è il significato dell'inferriata a doppia stella a sei punte chiusa da un infisso ligneo a forma di ruota solare. Potrebbe trattarsi della stella di Davide, oppure del simbolo alchemico della pietra filosofale?

 

Uscendo dall'Oratorio della Crocetta, ho la sensazione che vi siano ancora diversi misteri da svelare, aspetto che esercita naturalmente un grande fascino, sia sugli storici che sui visitatori.


Oratorio Crocetta Cento - incisioni dei pellegriniIn questo luogo si concentra una storia enorme, un "racconto stratificato" scritto dalle migliaia di persone che, al loro passaggio, hanno lasciato qui una traccia tangibile della loro cultura e della loro esistenza, una ricchezza che è ormai permeata indissolubilmente nel territorio.

 

 

Bibliografia, link ed altri documenti utili alla scrittura dell'articolo:

 

  • "Guida alla scoperta della Crocetta" a cura dell'Associazione Crocetta Onlus con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e con il patrocinio del Comune di Cento. Ulteriori informazioni sono disponibili anche sul sito www.crocetta.net.

  • La visita guidata condotta da Franco Grandi in collaborazione con l'Associazione Crocetta Onlus, con tutti i materiali messi a disposizione, sono stati di grande utilità per conoscere più a fondo i luoghi di culto illustrati nell'articolo.
    Per informazioni sugli incontri ludici-motori è possibile rivolgersi al Gruppo Facebook "Tasi e Camèna".

  • Parte delle immagini pubblicate con questo articolo (ove indicato) sono state prelevate dal sito dell'Associazione Crocetta Onlus.

  • Articoli su "Storie di Pianura" correlati:
    Gli oratori di Cento: sulla strada dei pellegrini

 

Genziana Ricci
Sono Genziana Ricci, una blogger curiosa e da sempre appassionata di storia, cultura e arte. Ho creato questo blog per condividere con i lettori piccole e grandi storie del territorio di pianura bolognese, ferrarese e modenese. Credo profondamente nel valore del confronto e della divulgazione di conoscenze legate alla nostra storia, alle tradizioni e alla cultura del territorio, perché sono parte della nostra identità e possono offrire alle nuove generazioni insegnamento e arricchimento. Del resto, la storia ha bisogno di camminare sempre su nuove gambe.

 

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