A qualche chilometro da Imola, lungo il torrente Correcchio, sorge Sasso Morelli, un piccolo e tranquillo paesino di origine rurale dalla storia davvero interessante.
Questa località deve il suo nome e molta della sua notorietà all'opera dell'Architetto Cosimo Morelli, che ne ha progettato e costruito il borgo di artigiani e la casa padronale, che ne costituiscono il centro.
Le prime notizie di questo paese risalgono al XV secolo, quando era terreno degli Alidosi per concessione del Papato. Dopo diversi passaggi di proprietà del territorio, le poche case della località passarono nelle mani dell'antica e potente famiglia Sassatelli e poi ad Alessandro Papotti.
In una pianta di Antonio Magini del 1620, questo luogo è denominato solo Sasso. Probabilmente con questa denominazione si voleva indicare quel minuto gruppo di case sparse, ancora senza una funzione comunitaria ben definita, che avrebbe acquisito una precisa identità con l'arrivo di Cosimo Morelli nel 1777. Il Morelli, architetto al tempo all'apice del successo, acquistò dal Papotti la proprietà della zona e fu in questo luogo più che in altri che egli realizzò le sue massime aspirazioni, architettoniche e umane. L'architetto progettò e realizzò, tra il 1781 ed il 1785 un nuovo agglomerato urbano sorto intorno a una piazza quadrilatera sulle quali si affacciavano le dimore dei contadini e degli artigiani e, aldilà del Correcchio, la villa di sua proprietà e l'annessa chiesa.
Gli edifici del borgo erano piccole ma comode abitazioni su due piani, tutte dotate di piccolo orto, magazzino, pollaio, porcilaia e quel tanto di servizi civili che l’epoca consentiva.
Nel 1783, Morelli scriveva a Papa Pio VI a proposito del Borgo di Sasso: “Vi trovano posto una pubblica osteria, macelleria, bottega del sale, arte bianca, ferrarezzi, pizzicheria, forno, fabbro, falegname, sartore, calzolaro...”.
Questa radicale trasformazione rappresentò per la località una crescita economica rilevante: l’architetto promosse infatti il già esistente mercato settimanale ed istituì una fiera annuale, che venne poi esentata dalla gabella (una tassa) in seguito ad accordi col papato.
Alcune cronache dell'Ottocento testimoniano che “La sua casa in Imola era frequentatissima da principi e così pure la villeggiatura, ossia l'elegante paesetto a cinque miglia di distanza da Imola dal medesimo fabbricato e denominato Sasso Morelli”.
Il Morelli risiedeva dunque a Sasso nei periodi estivi, cioè quando era necessario attendere ai lavori in campagna. E' interessante notare come la borgata ed il palazzo padronale riflettano essenzialmente il modello di una cascina lombarda (o corte lombarda), un esempio di architettura rurale certamente suggerito dall'origine ticinese della sua famiglia.
Le vicissitudini finanziarie di Cosimo Morelli, delle quali già parlavo in un precedente articolo, lo portarono gradualmente a perdere tutti i suoi possedimenti.
Gli rimase solo la tenuta di Sasso Morelli che dopo la sua morte, nel 1812, passò ad un suo nipote (Morelli non era sposato e non aveva figli) e nel 1828 venne venduta a Cosimo Morganti, il fattore della tenuta.Cosimo Morganti, oltre a continuare l'attività dell'azienda agricola, nel 1832 avviò una farmacia all'interno della villa, in luogo di un'antica spezieria. Questa attività dopo 187 anni continua ancora attraverso l'ultima generazione della famiglia di farmacisti, Andrea e Livia Mongardi.
Di notevole interesse gli arredi rifiniti ad oro zecchino a foglia, gli oggetti d’arte e gli affreschi.
Molto interessante anche la chiesa annessa al palazzo, oggi utilizzata in particolari occasioni, all'interno della quale è apposta una lapide a memoria di Cosimo Mongardi.
Dietro la bella facciata neoclassica del palazzo padronale, si cela un bellissimo giardino nel quale trovano spazio alcuni edifici accessori, come una bella conserva in stile neogotico, e diverse specie arboree rare o monumentali.
Tornando al borgo, solo una parte degli edifici che lo compongono è originale. Tra l'800 ed il '900 (in particolare, a causa dei bombardamenti del secondo conflitto mondiale), alcuni sono stati ricostruiti seguendo le precedenti fondamenta, altri sono purtroppo attualmente inagibili ma certamente meritevoli di restauro ed altri ancora hanno subìto una recente riqualificazione.
La struttura originaria della piazzetta, invece, oggi è appena riconoscibile per la piantumazione di alberi ad alto fusto. Una scelta che, purtroppo, mette in ombra anche la parte più storica della località.
All'interno della borgata, sono purtroppo poche le attività commerciali che ancora sopravvivono: negli anni passati, ad esempio, lo storico negozio di alimentari Guadagnini ha chiuso i battenti dopo circa un secolo di attività. E' un dato preoccupante per quanti il borgo ancora lo vivono quotidianamente.
Qui, infatti, l'atmosfera di un tempo non è cambiata: le numerose sedie e poltroncine posizionate sotto i bassi portici sono una testimonianza di quanto ancora la gente del luogo ami intrattenersi a chiacchierare come si usava fare una volta nei piccoli paesini.
La cittadina continua inoltre a vivere nelle sue tradizionali feste popolari, come la Festa del Contadino, che da quasi 30 anni a settembre anima la località con percorsi culturali, gastronomici e ricreativi.
Allontanandomi un poco dalla borgata, mi rendo conto che la mia visita a Sasso Morelli non è ancora finita. Vi sono altri luoghi e personaggi della sua storia che sicuramente meriteranno un approfondimento a parte prossimamente: Villa La Babina e la residenza Codronchi (ex scuola elementare), la Trattoria La Sterlina, il Passator Cortese (Stefano Pelloni).
Ma per ora, spero di avervi dato abbastanza buoni motivi per visitare questa località e lasciarvi conquistare dalla tradizione e dalla ruralità che qui ancora si respira.
Documenti, link e materiali utili alla scrittura dell'articolo:
- Ringraziamenti:
- a Gianluigi per avermi condotto personalmente lungo le vie di Sasso Morelli ed avermene raccontato storie ed aneddoti.
- al Dr. Andrea Mongardi dell'Antica Farmacia Mongardi per la cortesia dimostrata e per la disponibilità nel farmi accedere all'interno della chiesa annessa alla villa. - Presentazione dell'Assessore alla Cultura del Comune di Castel Guelfo, Gianluigi Tozzoli, dal titolo "Una storia della Bassa Imolese. Nobili, proprietari terrieri,Gesuiti e Briganti da Sasso Morelli a Cantalupo" (2018).
- "Biografia Universale Antica e Moderna" – Vol. 39 (1827) – Cosimo Morelli (pagg. 214/215) – disponibile online a questo link: https://archive.org/details/bub_gb_1gWpuhE7u78C
- Per approfondimenti sulle caratteristiche della Cascina Lombarda: “L'Architettura della Cascina Lombarda” - a cura dell'Istituto d’Istruzione Secondaria Statale "Simone Weil " (Laboratorio di Architettura - Prof. Arch. Saja Antonio) – disponibile e scaricabile dal sito docsity.com.
- Storia di Sasso Morelli sul sito sassomorelli.blogspot.com.
- Sasso Morelli sul sito della Biblioteca Comunale di Imola. Nella pagina troverete anche numerosi riferimenti bibliografici e fondi ai quali attingere per approfondire la storia del borgo.
- Intervento di Mario Cacciari sul sito Parolatablog, dedicato a Sasso Morelli.
- “Alimentari Guadagnini di Pasquali Paola” in Botteghe Storiche di Bologna – documento edito dalla Provincia di Bologna.
- “Sasso Morelli chiude anche la tabaccheria” - Articolo pubblicato su “Il Resto del Carlino – Imola” (15/10/2011)
- Antica Farmacia Mongardi – informazioni:
- Restauro affreschi a cura di “La Fenice – Restauri Artistici” (1995-1996)
- “NEMMENO la pioggia è riuscita a scalfire l’affetto di tutta Sasso Morelli per l’Antica farmacia Mongardi...” - Articolo pubblicato su “Il Resto del Carlino - Imola” (15/04/2012) - Letture consigliate:
- “Sasso Morelli. Storia nelle piazze. Immagini e vita del primo Novecento” di G. Angelini – Angelini Editore (2005)
- “Sasso Morelli. Tre decenni di mostre fotografiche sotto i portici del Morelli” di Claudio Campesato – Angelini Editore (2017)
Le immagini scattate durante la mia visita a Sasso Morelli, sono pubblicate nell'album: Territorio e Cultura – Sasso Morelli.