Ho sempre pensato che alcuni luoghi ti conquistano perché hanno la capacità di emozionarti. E così diventano indimenticabili. Un anno fa entravo nella Casa Museo Nena di Casalecchio di Reno con tanta curiosità e ne uscivo con una nuova consapevolezza del concetto di memoria. Oggi ci sono tornata per rivivere quelle sensazioni, ma anche per scoprire qualcosa in più.
La splendida villa, diventata casa museo nel 2020 grazie alle iniziative dell'Associazione Culturale NINA Onlus, creata dagli eredi di Maria Maddalena Garavini, in famiglia soprannominata “Nena”, oggi si è animata di scene di vita di altri tempi, grazie alla rievocazione storica a cura di 8cento APS ed alla guida di Guido Scesi, curatore e direttore della Casa Museo Nena e nipote di Maria Maddalena Garavini.
Rispetto alla volta precedente, quindi, la visita guidata alla villa si è focalizzata maggiormente sulle persone che l'hanno abitata, in particolare le donne, piuttosto che sugli oggetti e sugli arredi.
L'ho trovata un'esperienza straordinaria, perché mentre Guido ci raccontava della storia della sua famiglia, tra ricordi personali e memorie tramandate, ogni stanza era animata da persone vestite in abiti d'epoca che ci hanno riportato a quelle che ai tempi erano le consuetudini e le tradizioni di una nobile famiglia bolognese.
Anche nel giardino d'inverno, popolato un tempo da diverse erbe aromatiche, una dama passeggia alla luce del sole primaverile, come in un quadro di Monet.
Alla fine del nostro percorso, ci siamo radunati nel parco esterno, dove tutti gli attori si sono esibiti in diversi balli d'epoca, dal valzer alla quadriglia fino ai balli dei primi del Novecento, influenzati dagli stili provenienti dal Nuovo Mondo.
E' vero: normalmente questi balli non si tenevano all'esterno, ma nei grandi saloni interni alle dimore. Ma è stato fatto uno strappo alla regola, perché potessimo goderci l'esibizione nell'ampio viale alberato della villa, approfittando della bellissima giornata.
Siamo stati all'improvviso spettatori di un'altra epoca e nello stesso tempo partecipi delle vicende di questa nobile famiglia bolognese. E' una ricchezza, culturale ed emozionale, che Guido Scesi e la sua famiglia ci vogliono tramandare.
Perciò, io spero che sempre più persone abbiano modo di vivere l'atmosfera della villa, con tutta la sua storia, facendosi coinvolgere dal tesoro più prezioso che conserva: l'amore verso i propri cari.
Bibliografia, ringraziamenti, link ed altri documenti utili alla scrittura dell'articolo:
- Un ringraziamento all'Associazione Culturale Nina Onlus, a Guido Scesi ed alla sua famiglia per l'organizzazione di questa splendida visita.
- www.museonena.it
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