Ci son mattinate che sorgono un po' inaspettate, come quella di oggi. Sono arrivata dal gommista a San Giorgio di Piano per l'ormai necessario cambio di pneumatici e poi alla rotonda di via dell'Artigiano vedo una jeep bianca e mi viene un sospetto: sarà mai Walter Pulga?
Mica mi sbagliavo! Visto che il gommista ci avrebbe messo un pochino a ritrasformare la mia macchina da slitta ad autovettura, Walter ha pensato di non lasciarmi lì ad attendere e di portarmi con sé nelle campagne di Cinquanta, dove doveva incontrare alcuni suoi amici agricoltori.
Questa è una zona nota per lui, con estesi terreni nei quali per tutta l'estate si lavora e grandi tenute di campagna circondate da tanto verde. Le strade sono strette o meglio, si contendono quel poco di terreno che rimane fra la terra coltivata ed i canali.
Ci sono campi di mais "un po' troppo avanti" ed altri "un po' troppo indietro". Walter mi aiuta a distinguerli con il fare di un maestro, ma in verità credo siano più pensieri ad alta voce che veri e propri insegnamenti. Io sto ad ascoltarlo e nel frattempo imparo qualcosina.
Sulla via Chiesa, una strada quasi tutta curve, siamo passati davanti ad una corte colonica delimitata da un vecchio steccato in legno, a mio avviso molto particolare. L'edificio abitativo è affiancato da due interessanti costruzioni: a sinistra, un edificio probabilmente adibito un tempo a stalla, oggi ormai diroccato, che presenta sulla facciata due "oboli" dai quali si affacciano due teste scolpite di bovino; a destra una curiosa torretta merlata, che, anche se più piccola, somiglia molto a quella che si trova a Malacappa. Entrambi potrebbero risalire almeno agli anni '20.
Siccome non ho potuto scattare foto, mi accontento di qualche immagine ricavata da Google Maps.
La nostra meta principale era un'azienda agricola dove alcuni amici di Walter stavano lavorando il grano per la semina con una particolare macchina costruita in Francia. Il grande macchinario esegue la pulizia, selezione e concia delle sementi, con l'ausilio di un fungicida di color rosso intenso che rende i chicchi di un bel color rosa, riponendoli poi in grandi sacchi che vengono depositati in un magazzino in attesa della distribuzione ai coltivatori.

Ho trovato un video realizzato dalla Sem.Co. Italia, che mostra il funzionamento di una macchina molto simile a quella che ho visto:
Mi viene in mente che il periodo della semina è ormai alle porte e secondo la tradizione contadina entro il giorno di San Luca, il 18 ottobre, bisogna finire di seminare tutto.
Infatti, dirigendoci verso un campo vicino, abbiamo "inseguito" un altro amico di Walter che stava arando il campo con un nuovo aratro ed eravamo curiosi di vederlo da vicino: della Ermo, con robuste e luccicanti parti metalliche in acciaio. Gli aratri moderni, oltre alla funzionalità meccanica, hanno a mio avviso anche un particolare design.
Anche in questo caso, ho trovato un altro paio di video, che motrano questi interessanti macchinari al lavoro:
Prima di ritornare dal gommista, avevamo ancora un'ultima fermata: l'Azienda Agricola Cinquanta ha sede in una delle più caratteristiche tenute della zona. Ho avuto l'occasione di visitarla due anni fa e di fare qualche scatto. Il complesso è composto da una serie di edifici in stile liberty, è circondato da un grande parco curato con un laghetto e da estesi terreni in maggior parte coltivati a grano. Vi sono diversi pavoni che qui vivono e proliferano. Li ho sempre trovati di grande bellezza e speravo di vederne ancora qualcuno far ruotare la sua bella coda piumata come l'altra volta. Oggi però non erano nei dintorni, perciò abbiamo chiesto al signore che abita nel complesso dov'erano finiti. Lui ci ha risposto che erano a badare i loro piccoli, informandoci anche che in questo periodo dell'anno perdono le loro piume per poi rifarle a maggio, quando ricomincia la stagione del corteggiamento. Una cosa che nessuno dei due sapeva e che ci ha fatto dire, prima di salutare il nostro ospite: "Allora, torneremo l'anno prossimo!".
Al rientro dal gommista, abbiamo visto la mia macchina fuori dall'officina con le sue belle gomme nuove, pronta ad affrontare la stagione fredda in arrivo.
Io e Walter ci siamo salutati con la promessa di andare a Suviana non appena finisce la semina, un altro mese certamente impegnativo e di grandi fatiche.
Ho pensato che non abbiamo ancora fatto l'annuale giretto su un mezzo agricolo, ma credo che quest'anno, con tutto quello che è successo, la tradizione sarà rimandata.
Intanto ci rallegriamo dei momenti che ci consentono di stare in compagnia delle persone alle quali teniamo, delle cose semplici della nostra quotidianità che ci fanno stare sereni e della campagna, che ci offre sempre spunti interessanti di ricerca e riflessione.




