Si dice che spesso per condurre una ricerca e formulare delle ipotesi, devi necessariamente acquisire conoscenze su casi analoghi e ragionare per similitudini. Sto conducendo delle indagini riguardo ad alcune leggende che si narrano nel mio paese e nell'ottica di cercare delle risposte o formulare delle ipotesi, mi sono rivolta all'Associazione Amici delle Vie d'Acqua e dei Sotterranei di Bologna, che da oltre 20 anni conduce ricerche atte a valorizzare ed a portare a conoscenza di sempre più persone il patrimonio idrico ed i sotterranei di Bologna.
Sono stata così invitata a visitare il rifugio antiaereo del Seminario Arcivescovile di Bologna. Il lavoro condotto dai volontari dell'Associazione per riportare questo luogo "alla luce" è stato e continua ad essere davvero eccezionale. Dopo averne recuperato gli ambienti ed i corridoi, hanno potuto aprirlo al pubblico, svelandone il segreto fascino. Il rifugio venne costruito nel 1941 ed ospitava circa 600 persone che qui trovavano riparo nel periodo dei bombardamenti degli Alleati sulla città (che furono 94).
N
on è l'unico nella zona: altri rifugi attendono infatti di essere riscoperti e valorizzati e l'Associazione sta lavorando alacremente per riportali all'attenzione di tutti.
Vi invito a visitare questo link, per visualizzare un video molto interessante che illustra questa parte della nostra storia che pareva ormai dimenticata e che oggi invece il tempo ed il volonteroso staff dell'Associazione ci restituiscono come bene culturale comune.






