
E' venerdì pomeriggio nella campagna. Camminiamo lungo la strada provinciale che da Argelato conduce a San Giorgio di Piano, ammirando la bella tenuta immersa nella campagna che spicca con la sua torretta a qualche centinaio di metri di distanza.
La troppa curiosità ci spinge fino al suo cancello di ingresso, ma non abbiamo il coraggio di suonare: siamo come pellegrine in un viaggio, ci limitiamo ad osservare, ma con discrezione.
Ad un certo punto, vengo attratta da un'immagine votiva scolpita su uno dei fianchi in muratura del cancello di accesso. E' un santo dalla lunga barba, vestito di un saio, regge un bastone a forma di T ed ai suoi piedi c'è un maiale. Lo riconosco subito, poiché dovunque vado nelle nostre località di campagna, lo incontro: è Sant'Antonio Abate.