
E' una grigia e nebbiosa mattina d'inverno di fine '800. Il paese si sta svegliando rapidamente. E' l'inizio di una giornata come tutte le altre: mentre le botteghe tirano su le serrande e le casalinghe aprono le finestre, c'è chi aspetta ad una fermata per recarsi al lavoro, gli occhi ancora incollati dalla stanchezza, la mente impegnata nell'attesa di ciò che deve arrivare. All'improvviso, la fitta nebbia viene tagliata da uno sbuffo, una forma scura e famigliare. Una piccola locomotiva a vapore si sta lentamente avvicinando. Erano i tempi in cui il treno, o meglio, il vaporino, passava da Argelato.